Un trucchetto per studiare meglio

Questo articolo è dedicato ai fisioterapisti in erba che frequentano l’università. In realtà può tornare utile a tutti gli universitari, soprattutto a chi frequenta professioni sanitarie per i seguenti motivi.

Il problema

Rispetto ad altre facoltà, caratterizzate da 6-10 esami all’anno e con corsi della durata misurabile in mesi, per le professioni sanitarie la situazione è ben diversa.

In generale i corsi, sebbene i professori decidano di coprire tutto, durano poche (a volte pochissime) settimane, sono tantissimi (oltre trenta all’anno) e a frequenza obbligatoria e tra corsi, tirocini, viaggi più o meno lunghi tra casa-università-diverse sedi del tirocinio, per studiare diventa parecchio necessario organizzarsi nel migliore dei modi.

Visto che condensare corsi lunghi e impegnativi come Fisica e Anatomia in poche settimane costringe i professori a fare delle scelte, affidarsi a quello che dicono a lezione è un ottimo indicatore di quello che sarà presente nell’esame. Per cui studiare dai libri molto spesso è inefficiente e ci distoglie, con argomenti aggiuntivi, da quello che vuole sentirsi dire il professore.

Sulle slide discorso a parte: è vero che magari sono più focalizzate sugli argomenti trattati, ma potrebbero mancare dettagli rilevanti che vengono detti a lezione.

Quindi, l’ideale è sapere quali sono gli argomenti che vuole sentirsi dire il professore all’esame e in che modo vuole sentirseli dire. Spoiler: gli argomenti sono quelli che tratta a lezione e il modo è come vengono spiegati dal prof (e non come vengono spiegati dal libro scritto da qualcun altro o dalle slide scritte di fretta da qualche assistente).

La motivazione è abbastanza banale: se il prof spiega un argomento in un certo modo, è perché a sua volta li ha imparati in quel modo. Se a scuola vi siete mai trovati a protestare per un voto più basso del dovuto ad un interrogazione dicendo “ma come prof, ho risposto a tutto!”, la motivazione è esattamente questa: il prof a sua volta ha imparato l’argomento in un certo modo, e magari sul libro è scritto in un altro modo (altrettanto corretto, sia chiaro), e alle orecchie del prof le risposte suoneranno okay, ma con qualcosa che non va.

Questo accade perché magari il libro non usa esattamente i termini che gli facciano scattare il pensiero “okay, ha studiato” nella sua testa. Oppure il libro fornisce dettagli che a lui non interessano saltando invece i dettagli che si aspetta di sentire.

Quindi, ancora una volta: cercate sempre di studiare quello che viene detto a lezione così da essere in grado all’esame di dire al prof quello che si aspetta di sentire e che vuole sentirsi dire.

Ora, non c’è una soluzione per tutte le situazioni e ognuno ha il suo metodo di studio. Ci sono processi decisamente più efficienti di altri, ma se non sono nelle nostre corde e ci fanno perdere più tempo, allora meglio prendere la via più lunga.

Mi spiego meglio: il metodo in assoluto più efficiente può essere prendere appunti durante le lezioni, magari scrivendo al primo tentativo solo gli argomenti più rilevanti che verranno chiesti all’esame, organizzati alla perfezione e formattati in modo chiaro, conciso e leggibile.

Ma quando siamo svegli dalle 6:30 del mattino, abbiamo già fatto i pendolari per più di un’ora, lavorato tutta la mattinata, e la lezione è dopo pranzo (quando dormire sul tavolo della mensa sembra un’ottima idea), come pretendiamo di scrivere gli appunti così perfettamente? Bisogna trovare un piano B.

Una soluzione

Il piano B di solito sono le cosiddette sbobinature: si registrano le lezioni e in gruppo ognuno trascrive parte della registrazione. Ma questo metodo ha i suoi difetti: la sera siamo stanchi, magari non abbiamo un gruppo di colleghi affidabile, o magari non abbiamo proprio un gruppo di colleghi e il lavoro da fare da soli è troppo.

Ci viene in aiuto Documenti Google. Che cos’è? Prendo per scontato che tutti conosciamo che cosa sia Microsoft Office e nello specifico Word.

Bene, Documenti Google è esattamente uguale a Word, ma online (quindi non si deve installare niente) e fornita da Google e non da Microsoft. Inoltre ad oggi, a differenza di Word, Documenti Google ha una funzione molto interessante che ci può tornare davvero utile.

Per usare Documenti Google basta beh… cercare su Google. Si accede con l’account della email Gmail (chiunque abbia uno smartphone Android ne ha già una, ma creare un nuovo account è gratis) e i documenti non c’è bisogno di salvarli perché sono presenti sempre in cloud su Google Drive.

Ma la funzione più interessante è “Digitazione Vocale” che si attiva dal menù Strumenti o con la scorciatoia Ctrl+Maiusc+S. Così facendo, mettendo la registrazione dal telefono, il microfono del pc ascolta quello che viene detto e trascrive in automatico sul nostro bel documento.

Quei giorni in cui non riusciamo a partecipare alla lezione, ci facciamo inviare da qualcuno la registrazione della lezione su Whatsapp, e possiamo avere su una pagina di internet WhatsApp web con la registrazione in riproduzione e sull’altra il Documento Google con la Digitazione Vocale attiva che pesca in automatico ciò che viene detto dalla registrazione su WhatsApp Web.

Chiaro che qualche imperfezione ci sarà, ma siccome i documenti che verranno fuori dovremo studiarli prima o poi, ne approfittiamo per editare il documento facendo qualche correzione qua e là. Inoltre correggere, riassumere e rielaborare le frasi ci aiuterà ad acquisire i concetti e farli nostri già a partire da questa fase preliminare, aumentando ancora di più l’efficienza nello studio.

Quindi, con questo metodo possiamo prendere le esatte parole che si aspetta il prof all’esame, senza rischiare di perderle quando a lezione avremo così tanto sonno da non riuscire neanche a stringere la penna in mano.

A presto, e spero che questo articolo possa tornarti utile!

...

Seguici su Telegram

Vogliamo aggiornarti, ma le newsletter non ci piacciono: chi usa le mail per lavoro non vuole perdersi quelle più importanti in un mare di spam. Su Telegram invece scegli tu cosa vedere (e puoi anche silenziarlo!)

Unisciti al Canale