Assicurazione professionale, bisogna farla? Che cos’è, dove si fa e quale conviene?
Ricordo di aver già parlato dell’assicurazione professionale in passato.
Per me è arrivato il momento di rinnovare l’assicurazione professionale, e ho pensato di documentare il tutto.
Siccome è qualcosa che tutti i neolaureati devono fare, e siccome ogni tanto ci sono sessioni di laurea, periodicamente secondo me è bene parlarne.
Come dice il nome, è un’assicurazione.
E quindi?
Serve ad assicurarti che se succede qualcosa (che ricade nelle tue responsabilità) a pagare non sei tu, ma l’assicurazione.
Facciamo un passo indietro: lavorando si corrono dei rischi.
Un esempio può essere: un paziente si fa male mentre è da te.
Questo pensiero fa rabbrividire ogni fisioterapista che conosco, perché ovviamente i pazienti vengono da noi per l’esatto opposto del farsi male.
Ma siamo umani, viviamo sulla terra, e queste cose capitano anche negli studi di fisioterapia o nei reparti ospedalieri.
Molto spesso non dipende nemmeno dal fisioterapista stesso, ma per una serie di sfortunati eventi il paziente si fa male comunque.
Purtroppo non c’è nessuna misteriosa forza che allontana gli infortuni in presenza di un fisioterapista (e il fatto che l’assicurazione professionale sia obbligatoria ne è un indizio).
E allora?
E allora le assicurazioni si fanno carico del rischio che succeda qualcosa, sollevandoti almeno dalle conseguenze economiche di quello che succede.
Perché specifico “dalle conseguenze economiche”?
Perché per forza di cose non possono sollevarti da altri tipi di conseguenze (per esempio emotive).
Se un paziente si fa male mentre è con te non è proprio piacevolissimo, e su questo l’assicurazione non ci può fare nulla.
So che è brutto pensarci, ma prendiamone consapevolezza: può capitare. E se capita, avere un paracadute è sempre meglio che non avercelo.
Quindi, nel caso in cui il tuo paziente è da te (non importa se sei dipendente o libero professionista, se lavori nel pubblico, nel privato o in proprio), se si fa male è qualcosa che ricade nella tua responsabilità.
L’assicurazione professionale è la stessa sia per i dipendenti che per i liberi professionisti, quindi non devi preoccuparti di fare cambi di assicurazione se in corso d’anno passi da libero professionista a dipendente o viceversa.
Certo, se il paziente per qualche strano motivo il paziente si fa un taglietto al dito non si arriva al punto di chiedere risarcimenti (si spera).
Però possono esserci infortuni più gravi di altri, e in alcuni casi addirittura arrivare in tribunale.
In questo caso il fisioterapista negava di avere responsabilità davanti al giudice.
Quando però viene accertata la responsabilità del professionista bisogna risarcire il paziente.
Questo risarcimento sarà utile al paziente per diversi motivi: magari deve sostenere altre spese per la guarigione. Nel periodo della degenza probabilmente non lavora e quindi non guadagna, per questo in qualche modo bisogna porre rimedio.
E se c’è l’assicurazione (che ricordo ancora, è obbligatoria: bisogna avercela. Quindi meglio essere tutti in regola) i soldi li mette l’assicurazione stessa.
Facciamo attenzione ad una cosa però: l’assicurazione è sulla Responsabilità Civile (RC), non Penale. Cioè, se si commette un reato ai danni del paziente che potenzialmente fa andare in carcere, dall’assicurazione professionale non ci sono coperture, risarcimenti e rimborsi delle spese legali.
L’assicurazione, in base al contratto che hai sottoscritto, mette a disposizione una certa cifra che ti copre se si verificano questi eventi.
Però l’assicurazione non ti mette a disposizione una somma infinita, per questo si parla di massimali (proprio come per l’assicurazione della macchina).
I massimali di solito sono cifre molto alte (parliamo di milioni o decine di milioni di euro).
Ma come fanno a mettere a disposizione tutti questi soldi?
Perché (fortunatamente) questi eventi sono abbastanza rari, e non accadono quasi mai.
Quindi le assicurazioni prendono soldi ogni anno da tutti i professionisti, ma si trovano a sborsare solo per pochi (e la stragrande maggioranza delle volte per cifre ben al di sotto del massimale).
E come faccio a sapere i miei massimali?
Ci arriviamo tra un attimo, prima parliamo di dove puoi farla e di quanto costa.
Partiamo con l’opzione secondo me di default: oggi l’Albo TSRM-PSTRP offre una polizza professionale a tutti gli iscritti.
Chi si è trovato ad assistere alla nascita dell’Albo, prima dell’istituzione non aveva la possibilità di farla in convenzione e non aveva praticamente opzioni: bisognava cercare nella propria città qualcuno che facesse le assicurazioni professionali.
Esattamente come si va dall’assicuratore di fiducia per assicurare la macchina.
Piccola nota a margine: so che ci sono (e c’erano) polizze in convenzione con l’AIFI, ma iscriversi all’AIFI non è obbligatorio - a differenza dell’Albo - e sul loro sito ne vedo di tante tipologie diverse. Quindi citiamo AIFI per completezza ma non ne parliamo ulteriormente, se non altro per non complicare il discorso a chi inizia.
A differenza dell’assicurazione per la macchina però, le assicurazioni online non fanno polizze professionali, quindi le opzioni sono abbastanza limitate.
Io avendo iniziato prima della nascita dell’Albo ho fatto esattamente così, e ho sottoscritto l’assicurazione per la prima volta con un assicuratore.
Col passare degli anni un po’ per pigrizia, un po’ perchè mi sembrava abbastanza conveniente, ho continuato così e non ho mai fatto quella dell’Albo.
Ma qual è la più conveniente? Mi conviene fare quella dell’Albo, visto che devo rinnovarla? Vediamolo insieme.
Qui faccio un confronto tra la mia e quella dell’Albo.
Piccola premessa però: quella dell’Albo è uguale per tutti, quella che stipuli con un assicuratore no, e le condizioni potrebbero essere diverse.
Ma che intendo per condizioni? Parlo di due elementi:
Partiamo da quella dell’Albo.
Al momento l’Albo permette di scegliere tra una che costa meno (con massimali più bassi) e una che costa di più (con massimali più alti):
Inoltre, questa assicurazione permette di coprire anche eventi successi in passato con retroattività illimitata, cioè:
“Vengono garantite eventuali richieste di risarcimento relative ad eventi dannosi posti in essere prima della copertura, anche oltre i 10 anni previsti dalla legge, in quanto la polizza prevede una retroattività illimitata”.
Avere una copertura così a lungo termine fa stare molto tranquilli. E sia chiaro: a questo prezzo le altre assicurazioni non lo concedono neanche per sbaglio.
Per sottoscriverla basta procedere dall’area riservata dell’Albo (quindi devi iscriverti anche all’Albo, perché il prezzo è in convenzione solo per gli iscritti).
Qui puoi trovare la pagina delle FAQ dell’assicurazione dell’Albo per tutte le curiosità che ti vengono in mente e qui la guida operativa in pdf per capire come si sottoscrive.
Una precisazione: l’assicurazione sanitaria dell’Albo scade ogni anno il 31 dicembre. Quindi, se viene sottoscritta per la prima volta a giugno, il 1° gennaio comunque bisogna rifarla. Poi da lì in poi si rinnova ogni anno.
Vediamo ora cosa è incluso nella mia.
Vedendo meglio la mia polizza, una cosa salta subito all’occhio: non conviene.
Il massimale è di 2 milioni di euro.
Per lo stesso massimale con l’assicurazione dell’Albo si paga €30 all’anno.
Quanto pago io invece?
Ben €38 all’anno! Che a parità di massimale costa il 27% di più.
E quindi anche passando a quella da 5 milioni spenderei meno e avrei di più.
Ma c’è dell’altro: la retroattività è di soli 2 anni, a differenza di quella dell’Albo che è illimitata.
Quindi, credo proprio passerò a quella dell’Albo, ma qui sorgono le domande: visto che molto probabilmente lo abbandoneremo a favore di un Ordine Autonomo dei Fisioterapisti, che ne sarà di questa assicurazione?
Difficile capirlo ora (molto probabilmente ci saranno convenzioni simili), quindi non fasciamoci la testa prima di cadere e passiamo alle conclusioni.
Spero che questa panoramica sull’assicurazione professionale fisioterapisti possa tornarti utile.
E se non sapevi da dove partire, l’assicurazione dell’Albo è ottima per quello che costa.
Se ti sei appena laureata/o, leggi anche le 5 cose da fare dopo la laurea in fisioterapia.
Grazie per aver letto fin qui!
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