Su internet ci sono tante guide sugli ECM: che sono, come si ottengono, come si controllano. Ma il mio dubbio è sempre stato “che succede se non ho crediti ECM?”. Ecco, dopo tante ricerche abbiamo una risposta anche a questo.
Come annunciato in anticipo sul nostro canale Telegram (unisciti a noi per non perderti gli aggiornamenti più importanti!), sono stati prorogati i crediti ECM dello scorso triennio ancora per un anno - rendendolo a tutti gli effetti un quadriennio. Quindi, se non avevi abbastanza ECM non è più un problema: hai ancora un anno per conseguirli, c’è tempo fino al 31 dicembre 2023.
Come promesso in “Come ti informi dopo la laurea?”, ecco qui una guida agli ECM per fisioterapisti.
Ne avevamo anche parlato nell’articolo sulle cose da fare quando ti laurei in fisioterapia, per cui questa guida è ottima sia per i neolaureati che per i fisioterapisti più navigati che - come me - si dimenticano sempre dell’esistenza degli ECM e di come si controlla se si è in regola.
Se sei fisioterapista già da qualche tempo, tutte queste cose le sai già. Se non ti serve una rinfrescata e qualche aggiornamento, ma vuoi solo sapere che succede se non si fanno gli ECM, vai direttamente verso la fine. Il penultimo paragrafo è proprio “Che succede se non ottengo la quota degli ECM entro la fine del triennio?”
Senza perderci in chiacchiere, direi di iniziare.
Gli ECM sono dei crediti, proprio come quelli che ottieni dopo un esame universitario.
ECM però sta per “Educazione Continua in Medicina”, cioè il programma obbligatorio - attivo in Italia dal 2002 - che ha l’obiettivo del mantenimento di un livello elevato di conoscenze in ambito sanitario.
Quindi, quando si diventa fisioterapisti, per mantenere l’abilitazione bisogna necessariamente conseguire un certo numero di crediti ECM. Altrimenti dopo la laurea ti adagi, la scienza va avanti e resti indietro (e come vedremo dopo, corri anche dei rischi).
Si ottengono seguendo dei corsi. Ce ne sono gratuiti e a pagamento, alcuni danno più crediti di altri e possono essere in presenza o a distanza. Il numero degli ECM che rilascia il corso è sempre segnalato, e dipende da quante ore dura il corso stesso.
Ovvio che non tutti i corsi rilasciano ECM, quindi fai attenzione soprattutto se sono a pagamento.
Insomma le scelte sono tantissime (e anche la qualità dei corsi varia molto), e quando c’è l’acronimo “FAD”, vuol dire semplicemente “Formazione A Distanza”.
I corsi sono tenuti da diversi enti, che chiedono l’autorizzazione a rilasciare gli ECM ai partecipanti, e una volta concluso il corso gli ECM vengono caricati su un portale, tra poco vediamo quale.
Per ogni triennio formativo (adesso siamo nel triennio 2020-2022*) sono necessari **150 crediti formativi**.
Attenzione: triennio formativo suona molto simile alla laurea triennale - nulla di tutto ciò. Quando ti sei laureato l’università non c’entra più niente, e il triennio formativo è semplicemente una roba per calcolare quanti ECM devi ottenere.
Inoltre, è facile pensare che il triennio sono tre anni e 150 crediti in tre anni sono 50 ECM all’anno. In realtà puoi prenderli tutti il primo anno o l’ultimo, o gestirli nel modo in cui preferisci. Basta che alla fine dei 3 anni li hai presi tutti.
Per via del Covid, molti professionisti (non solo fisioterapisti, anche medici e altri professionisti sanitari) erano lontani dai 150, quindi la quota di ECM da ottenere questo triennio è stata ridotta di un terzo.
*Attenzione: per il Covid, in via del tutto eccezionale e per una sola volta, il triennio formativo diventa quadriennio - così che ci sia più tempo per tutti i professionisti sanitari che durante la pandemia non hanno avuto tempo e modo per studiare. Nello specifico, un ulteriore anno (dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023)
Un terzo di 150 ECM sono 50 ECM, quindi riducendo di un terzo devi ottenere 100 ECM in totale entro la fine del 2023.
No, perché l’obbligo di formazione continua decorre dal 1° gennaio successivo alla data di conseguimento della laurea.
Quindi se ti laurei nel 2023, dovrai iniziare ad accumulare gli ECM dal 1° gennaio 2024 (quando tra l’altro inizierà il nuovo triennio formativo, e lì saranno nuovamente 150).
Per il numero esatto, controlla sempre su Cogeaps.
In ogni caso, il metodo per capire quanti ne devi conseguire è questo.
Siccome 150 ECM in tre anni sono 50 ECM all’anno, e siccome inizi sempre dall’anno successivo a quello della tua laurea, il tuo fabbisogno per il tuo primo triennio formativo lo calcoli così:
Ancora una volta, ricorda che questo è solo un modo per capire il concetto. Non sei costretta/o a prendere esattamente 50 ECM all’anno, ma una volta che hai capito qual è la tua quota, nel tempo residuo del primo triennio formativo puoi gestirteli come vuoi.
Per esempio se ti laurei il primo anno del triennio, inizi ad accumulare ECM dal secondo anno del triennio e quindi ne devi prendere in totale 100. Siccome ti restano due anni, puoi scegliere tu se conseguirne:
Qui ti serve capire come funziona CoGeAPS, il portale di cui parlavamo prima, e come ci si iscrive su Cogeaps.
Anzitutto, CoGeAPS è il “Consorzio per la Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie”, ma a noi interessa solo per andare a vedere se siamo in regola o meno con gli ECM.
Il nostro ex Albo TSRM aveva compilato una guida al portale Cogeaps, però da qualche tempo è più facile accedere e registrarsi perché hanno inserito l’accesso con SPID, quindi tieni conto di questa differenza.
In buona sostanza quindi, registrati e accedi a Cogeaps per capire quanti te ne servono.
Puoi monitorare lo stato attuale dei tuoi crediti ECM dal sito di Cogeaps, che come dicevamo prima ha abilitato l’accesso con SPID per semplificare.
Se il sito di Cogeaps non funziona (per esempio il sito rimanda il messaggio “A questo codice fiscale non è collegato un operatore sanitario”) devi anzitutto controllare di:
Teoricamente eseguiti questi passaggi non dovrebbero esserci problemi, ma se ce ne sono il consiglio è quello di contattare l’assistenza di Cogeaps.
Su questo punto c’è sempre confusione, e nessuno sa quali sono le conseguenze di non essere in regola con gli ECM.
Per fortuna ci viene in aiuto il presidente stesso di Cogeaps, che si è insediato quest’anno e a luglio 2022 ha chiarito proprio questo punto.
La legge è chiara: esistono delle sanzioni disciplinari per chi non ottiene tutti gli ECM che vanno dall’avvertimento alla censura (che sarebbe un rimprovero formale scritto), fino a situazioni ancora più gravi (tipo venire radiati dall’Albo).
Onestamente credo che la situazione più estrema si verifichi solo in alcuni casi dove c’è anche altro di grave, e nella maggior parte dei casi si giunge all’avvertimento o alla censura, che comunque non sono piacevoli.
Però, considera anche questo: esiste una legge che impone almeno il 70% dei crediti formativi per poter accedere all’assicurazione professionale.
E ricordiamolo: se non hai l’assicurazione professionale, di fatto non puoi più esercitare perché è obbligatoria.
Quindi occhio. Se non hai raggiunto i crediti e hai comunque sottoscritto l’assicurazione professionale, alla denuncia di un sinistro dopo che un paziente si è fatto male da te potrebbero non risarcirti.
Aggiornamento: da questa intervista viene fuori che se non ha ECM qualcuno all’interno di una equipe, manca la copertura anche al resto dei professionisti che ne fanno parte.
Concludiamo con un enorme cliché: la fisioterapia è una professione che necessita di aggiornamento continuo, e sarebbe meglio non avvertire come un obbligo quello di formarsi, ma piuttosto come qualcosa che dovrebbe essere spontaneo.
Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il mare. Ci sono sempre una marea di problemi da risolvere anche oltre al lavoro.
E sul lavoro, la maggior parte delle volte hai bisogno di informarti senza seguire corsi perché hai un problema immediato.
Ma capita a tutti di avere periodi meno intensi, e io di solito ne approfitto in queste occasioni (anche se sono sempre meno rare).
Per concludere, la formazione è senza dubbio importantissima e gli ECM vanno conseguiti, anche per tutelare i pazienti che è meglio che non vadano in mano a totali sconsiderati.
In ogni caso, fino al 31 dicembre 2023 c’è ancora un po’ di tempo, e spero che questo articolo ti sia utile ad inquadrare le cose.
Grazie per aver letto fino a qui!
Se può interessarti, leggi anche: “Veloce Guida su come Aprire uno Studio di Fisioterapia nel 2022”
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