Se siete interessati a cambiare carriera e a diventare fisioterapisti, vi starete chiedendo come sia fare questo lavoro nel Regno Unito. Oggi lo scopriamo insieme, condividendo l’esperienza di un fisioterapista inglese.
Per diventare fisioterapista nel Regno Unito (magari il tuo sogno è fare il fisioterapista a Londra), è necessario avere una laurea triennale in fisioterapia, riconosciuta dal Chartered Society of Physiotherapy (CSP) e dal Health and Care Professions Council (HCPC). In alternativa, è possibile seguire un corso post-laurea di due anni, se si ha già una laurea in un altro campo scientifico. In entrambi i casi, il percorso formativo prevede sia una parte teorica che una parte pratica, con tirocini presso strutture sanitarie pubbliche o private. Una volta ottenuta la qualifica, si può lavorare come fisioterapista sia nel settore pubblico che in quello privato.
Nel settore pubblico, la maggior parte dei fisioterapisti lavora per il National Health Service (NHS), il sistema sanitario nazionale britannico, che offre assistenza gratuita a tutti i cittadini.
Nel settore privato, invece, i fisioterapisti possono lavorare per cliniche, centri sportivi, aziende, scuole, case di cura o come liberi professionisti.
In generale, il lavoro del Fisioterapista presenta gli stessi tratti un po’ in tutto il mondo, e il Regno Unito non fa eccezione. Rivediamoli brevemente prima di ascoltare le parole di un fisioterapista Inglese che ha sia lavorato nel pubblico che nel privato.
Il lavoro del fisioterapista è molto vario e stimolante, in quanto si ha a che fare con pazienti di diverse età, condizioni e bisogni. Si può lavorare in diversi ambiti, come ortopedia, neurologia, pediatria, geriatria, cardiologia, respiratoria, sportiva, oncologica e palliativa. Si può anche scegliere di specializzarsi in un determinato settore, seguendo corsi di aggiornamento e formazione continua. Il lavoro del fisioterapista è anche molto gratificante, in quanto si contribuisce a migliorare la salute e il benessere delle persone, aiutandole a recuperare le loro capacità e a raggiungere i loro obiettivi. Si ha la possibilità di instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione con i pazienti e con gli altri professionisti sanitari, come medici, infermieri, terapisti occupazionali e assistenti sociali.
Tuttavia, fare il fisioterapista in Regno Unito comporta anche delle sfide e delle difficoltà.
Innanzitutto, si deve essere in grado di gestire lo stress, la pressione e le responsabilità che derivano dal dover affrontare situazioni complesse, emotivamente coinvolgenti e talvolta frustranti. Si deve essere anche in grado di adattarsi ai cambiamenti, alle innovazioni e alle richieste del mercato e della società. Inoltre, si deve essere preparati a lavorare in orari flessibili, a volte anche nel fine settimana e nei giorni festivi, e a spostarsi da una sede all’altra, se necessario.
L’NHS è in collasso e il personale sciopera molto spesso in protesta. Per approfondire: La sanità britannica è al collasso. E nessuno sembra sapere come uscirne
Ma adesso vediamo che ne pensa un Fisioterapista Inglese sul proprio lavoro.
Lasciamo parlare un Fisioterapista Inglese su com’è fare il Fisioterapista in Regno Unito e che varie scelte ci sono (l’NHS e il privato).
“Ciao! Sono qualificato da quasi 6 anni. Ho lavorato nel NHS come fisioterapista di base (band 5) e poi sono passato alla pratica privata in ambito muscoloscheletrico (MSK). Ecco la mia opinione basata sulla mia esperienza:
Ho apprezzato la mia esperienza nel NHS, ho incontrato persone fantastiche e imparato molto.
Tuttavia, sentivo che si perdeva molto tempo durante la giornata lavorativa.
Il passaggio al privato è stato inizialmente spaventoso, ma ho incontrato persone fantastiche qui. Ho perfezionato più rapidamente le mie competenze nell’ambito di mio interesse (Muscoloscheletrica), e qui si incoraggia la progressione.
Posso imparare ciò che mi interessa, non solo ciò di cui ho bisogno, e mi sento apprezzato dal mio team e dai pazienti. Costruire rapporti con i pazienti è più facile, e i corsi esterni sono più accessibili, talvolta pagati dall’azienda.
Passo la maggior parte del mio tempo con trattamenti pratici, con poche attività burocratiche, rendendo il lavoro vario. Amo lavorare privatamente, ma ero pronto a specializzarmi. Sono diventato anche mentore clinico, cosa che adoro. Il mio consiglio è lavorare nelle rotazioni NHS per un po’ (l’ho fatto per quasi 3 anni), vedere cosa ti piace, quindi uscire dal giro e lavorare dove vuoi specializzarti.
Trova la giusta collocazione per te e non temere di provare tutto, perché la fisioterapia non è solo Muscoloscheletrica.”
Per il thread completo su Reddit con le esperienze dei Fisioterapisti in Inghilterra, leggi qui.
Vediamo qualche informazione in più dal punto di vista economico.
Nel settore pubblico, i fisioterapisti hanno uno stipendio fisso, stabilito in base a una scala di valutazione che tiene conto dell’esperienza, delle competenze e delle responsabilità. Lo stipendio iniziale è di circa 24.000 sterline l’anno, mentre lo stipendio medio è di circa 35.000 sterline l’anno (inteso come lordi).
Nel settore privato, invece, i fisioterapisti hanno uno stipendio variabile, in base al numero di ore lavorate, al tipo di contratto e alla clientela. Lo stipendio medio lordo nel privato è di circa 40.000 sterline l’anno, ma può essere anche più alto o più basso, a seconda dei casi.
Considerando il costo della vita che può essere più alto che in Italia (e la situazione molto precaria dell’NHS), non sono cifre che si discostano molto da noi.
In conclusione, fare il fisioterapista nel Regno Unito è una scelta professionale interessante e sfidante, ma che richiede anche dedizione, impegno e flessibilità.
Da valutare bene lo spostamento, soprattutto visto che dopo la Brexit emigrare in UK è più difficile e visto che gli stipendi non sono poi tanto diversi che in Italia (in Italia forse è più difficile accedere al pubblico con i concorsi).
Se vi sentite attratti da questo lavoro, vi consiglio di informarvi bene sui requisiti, sulle opportunità e sulle aspettative, e di valutare attentamente i pro e i contro, prima di intraprendere questo percorso.
Buona fortuna!
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