Quello di oggi è un argomento parecchio specifico, ti interessa soltanto se hai già uno studio e vuoi aumentare il numero dei pazienti (magari per te o per i tuoi collaboratori).
Se hai uno studio, magari già conosci l’argomento delle assicurazioni sanitarie.
Se invece stai pensando di aprirne uno, credo sia qualcosa da conoscere.
Essere convenzionati con una assicurazione sanitaria porta diversi vantaggi: nuovi pazienti, questi pazienti non pagano di tasca loro, in alcuni casi permettono di applicare tariffe più alte.
Ci sono solo vantaggi? Come ogni cosa, certo che no. Comportano anche degli svantaggi (soprattutto in fase di richiesta della convenzione), che vedremo più avanti.
Per altri articoli sul tema “come trovare nuovi pazienti”, ti consiglio anche questo articolo su Google My Business, che a mio avviso è la primissima cosa da fare quando ti metti in proprio, anche se fai solo domiciliari. Le convenzioni con le assicurazioni sanitarie sono decisamente secondarie, e devi considerarle solo in un secondo momento quando hai un giro di pazienti ma vuoi qualcosa in più.
Per farla breve, anzi brevissima: l’assicurazione sanitaria è un benefit che viene dato dalle aziende ai propri dipendenti.
Di solito le aziende in questione sono realtà importanti, tipo le banche o le multinazionali, ma non solo.
Anche i lavoratori autonomi possono averla. In quel caso non viene pagata dall’azienda ma la pagano di tasca propria.
Se una persona ha l’assicurazione sanitaria, può fare visite mediche a pagamento senza pagare o pagando una piccola somma.
Per esempio, se devi fare una visita specialistica privatamente dall’endocrinologo o dal gastroenterologo, solitamente il medico ti fa pagare ipotizziamo €150.
Se però hai l’assicurazione sanitaria e il medico è convenzionato con questa, fissando l’appuntamento tramite l’assicurazione paghi o nulla o una piccola somma, tipo €15, e il medico riceve comunque la somma intera.
Il resto è a carico dell’assicurazione.
Non tutti coloro che hanno l’assicurazione sanitaria ne usufruiscono tutti i mesi.
L’assicurazione sanitaria riceve i “premi” di tutti gli iscritti, ma magari solo una fetta degli assicurati in quel periodo ha problemi di salute e ne usufruisce.
Un po’ come l’assicurazione della macchina: tutti la paghiamo, ma non tutti facciamo incidente.
Come dicevamo prima, la maggior parte delle persone che ha un’assicurazione sanitaria è dipendente di grandi aziende.
In sostanza, a pagare i premi è l’azienda stessa.
Il dipendente non vede questi soldi in busta paga, per questo si chiamano benefit.
I benefit sono soldi sotto forma di benefici - e non dover pagare le spese sanitarie è sicuramente un beneficio.
Le aziende hanno sgravi fiscali offrendo questi benefit.
In sostanza lo Stato (che prima della pandemia voleva spendere di meno per la sanità) fa pagare meno tasse alle aziende se in cambio loro aiutano lo Stato a spendere meno in Sanità.
Prima della pandemia infatti si pensava che veicolare più problematiche possibile nel privato fa accorciare le liste d’attesa nel pubblico, con meno bisogno di medici e personale sanitario e meno spese da affrontare per Ospedali e ASL.
Sempre da questo articolo vediamo che dopo la pandemia la situazione tornerà ad essere quella di prima, quindi se sei un fisioterapista nel privato sappi che questa situazione è tutta a tuo vantaggio.
Siccome ci sono tanti incentivi statali, le assicurazioni sanitarie stanno ampliando sempre di più i servizi offerti e quindi la rete di professionisti convenzionati.
Oltre a visite mediche specialistiche e interventi chirurgici, possono includere anche le spese sostenute dal dentista o dal fisioterapista.
Quindi se sei un fisioterapista, hai uno studio e sei convenzionato con delle assicurazioni sanitarie, gli assicurati possono venire da te senza spendere un euro (o comunque spendendo pochissimo).
Questo porta i pazienti a fare cicli di terapia più lunghi, a fare fisioterapia più spesso e a non preoccuparsi per il prezzo.
Essere convenzionati comporta anche un miglioramento nella visibilità del tuo studio.
Le assicurazioni sanitarie hanno dei portali online dove i loro assistiti possono consultare le strutture convenzionate, e se il tuo studio è nell’elenco diventa un’altra forma di pubblicità - gratis.
Oltre ad essere pubblicità gratuita, il pubblico di questa pubblicità è composto in generale da persone che:
Altre forme di pubblicità non hanno questi vantaggi: se fai volantinaggio chiunque riceve il tuo volantino, anche chi non ha bisogno di te.
Premessa: a volte non c’è nemmeno bisogno di richiedere la convenzione con una assicurazione sanitaria.
Può capitare infatti che un assistito chiami l’assicurazione sanitaria per prenotare nella sua zona, e nella sua zona non c’è ancora nessuno convenzionato per la specifica problematica del paziente.
Per esempio, se il paziente ha un problema che richiede fisioterapia cardiologica, e nella zona l’unico fisioterapista che fa cardiologica sei tu e non sei nel loro network, il tipo dell’assicurazione cerca su internet, ti trova e ti contatta.
Ti spiega la situazione e ti chiede se per te va bene convenzionarsi con loro, così ti girano il paziente.
Per questo è importantissimo farsi trovare su internet.
Negli altri casi, se ti vuoi convenzionare devi fare richiesta. I network più grandi che conosco sono:
Ce ne sono tante altre (anche se la maggioranza fa parte di queste), ti invito comunque a cercare su internet o a commentare se ne conosci altre, magari va a beneficio di tutti.
Il primo passaggio è questo: sui siti delle assicurazioni sanitarie ci sono dei form da compilare per la richiesta.
Dopo qualche giorno si riceve risposta positiva o negativa.
La risposta è positiva quando nella zona in cui si opera non ci sono altri fisioterapisti convenzionati.
Se la risposta è negativa, si può riprovare dopo un po’ di tempo (magari l’anno successivo).
Le assicurazioni fanno sempre questa valutazione periodica sul territorio e se magari nell’ultimo anno la convenzione che c’era è scaduta o sono aumentati i loro assistiti, allora si è liberato un posto che possiamo occupare noi.
Se la risposta è positiva si procede allo step successivo, che è un vero e proprio calvario.
Vengono richiesti un sacco di documenti da compilare e firmare. Viene richiesto di tutto: dai dati anagrafici di tutti i professionisti che lavorano nello studio ai certificati di laurea, i dati dello studio, curriculum, documenti d’identità, insomma davvero tantissime cose.
Alla fine di tutto, se tutti i documenti vengono accettati e la richiesta va a buon fine, si passa alla fase in cui ci mandano le istruzioni per accogliere i pazienti e su come utilizzare il loro portale.
Il primo svantaggio che mi viene in mente è proprio la mole di documentazione da produrre per richiedere la convenzione.
Loro giustamente vogliono accertarsi che il nostro studio è affidabile e che la salute dei loro assistiti sia in buone mani, ma preparati a passare qualche ora a compilare documenti.
Fortunatamente, almeno se si viene scartati lo sappiamo subito al primo passaggio (quello del form).
Guardando i vantaggi, se si vive in città e ci sono parecchie aziende importanti, la pubblicità è parecchia e arrivano tanti pazienti.
Se invece sei in provincia o in città piccole o al sud dove ci sono poche aziende, non ci illudiamo. Il volume di pazienti proveniente dalle assicurazioni sanitarie non sarà altissimo.
Tendenzialmente non sarà pari a zero, perché in quel caso l’assicurazione al momento della richiesta ti risponde che nella tua zona non c’è granchè domanda e quindi non fanno partire affatto la convenzione.
Altro svantaggio, non tutte accettano le domiciliari.
Se vuoi approfondire il tema, scopri anche i 3 errori che un fisioterapista non deve fare a livello di marketing.
Oggi abbiamo visto una panoramica sul mondo delle assicurazioni sanitarie, perché stanno prendendo piede in Italia, e come può andare a vantaggio dei fisioterapisti.
E tu, conoscevi questo mondo? Pensi che possa tornarti utile? Fammelo sapere nei commenti!
Se stai pensando di iniziare a lavorare in proprio, dai pure un’occhiata ai concetti base di Partita IVA per fisioterapisti.
Grazie per aver letto fin qui, a presto!
Vogliamo aggiornarti, ma le newsletter non ci piacciono: chi usa le mail per lavoro non vuole perdersi quelle più importanti in un mare di spam. Su Telegram invece scegli tu cosa vedere (e puoi anche silenziarlo!)
Unisciti al Canale